Nel crepuscolo i contorni delle cose si fanno vaghi, incerti, il giorno e la notte si abbracciano in una danza di transizione, sospesi tra la luce sfumata e l'oscurità imminente.

È il momento in cui la realtà si dissolve, aprendo spazi per la creazione di nuove forme, di nuovi significati. Il crepuscolo, con i suoi colori vibratili e incerti, diventa il teatro della trasfigurazione

Questo progetto nasce dal desiderio di percorrere un sentiero verso una nuova e profonda connessione con la natura.

Sentiero fatto di terra, medium vivente, che stimola la percezione corporea, amplifica i movimenti, attiva ed influenza l'artista.

È stato un viaggio interiore, un modo di sognare senza addormentarsi, affrontando attraverso un rituale il ritorno alle radici.

E anche un tentativo di superare l'imitazione, di trasformare l'ordinario in straordinario.

Tape:

The first sound placed at the entrance of the exhibition was played by a tape player/recorder. The cassette had a memory of 40 minutes x side, and recorded the sound of a generative patch I created on Ableton. Two sounds overlapped (one being samples of a conversation, and the second simple chords and notes), both triggered by the same randomized arpeggiator. This created an interesting contrast between analog (tape) and digital (randomized generative patch).

Bathroom:

For the main sound, I decided to play with reverb and resonances to highlight the dichotomy of “inside” and “outside”. I only used field recordings - all tonal or harmonic sounds are made using convolution reverb and enhancing its resonances. All field recordings are recorded by me both in Berlin and Rome.